Siamo particolarmente specializzati nel settore delle impermeabilizzazioni, dalle terrazze piane ai tetti, dai locali interrati alle piscine, vani ascensori, lesioni su locali sotto falda, ecc... Inoltre siamo anche specializzati nel campo dell' umidità di risalita capillare con il taglio chimico della muratura, successiva desalinizzazione e intonaci deumidificanti, nonché delle coibentazione di tutti i locali, e naturalmente operiamo anche nel ripristino del cemento armato.
Questo tipo di impermeabilizzazione si può eseguire su tutte le superfici piane ( balconi, terrazze, ecc.) ed è l'ideale per tutti quei casi in cui non ci sono gli spessori per un impermeabilizzazione tradizionale. Le caratteristiche di queste impermeabilizzazioni sono, oltre allo spessore minimo (circa 3/4 mm), l'alta traspirabilità al vapore acqueo, una notevole elasticità (crack bridging 1.5 mm a -10 C), Si può applicare sul massetto di pendenza e in alcuni casi anche sulla pavimentazione esistente purché priva di parti incoerenti, senza costi di demolizione, trasporto del materiale di resulta alla discarica autorizzata e rifacimento del massetto di pendenza. Gli accessori di non poca importanza (quali raccordi elastici tra platea e muri verticali, giunti di movimento, giunti strutturali) garantiscono la tenuta, e allo stesso tempo, l'elasticità dell'impermeabilizzazione negli anni a venire. Tale impermeabilizzazione permette l'applicazione direttamente a contatto della stessa, della pavimentazione, con collanti specifici. E' consigliabile eseguirla anche quando siamo in presenza di un'impermeabilizzazione tradizionale con membrana bituminosa a protezione del massetto di pendenza in modo che da evitare quei fenomeni di gelo/disgelo che possono deteriorare la pavimentazione stessa. si applica sul massetto di pendenza e in alcuni casi anche sulla vecchia pavimentazione senza i costi di demolizione, trasporto materiale di resulta alla discarica autorizzata e rifacimento del massetto di pendenza. Gli accessori di non poca importanza (quali raccordi elastici tra platea e muri verticali, giunti di movimento, giunti strutturali) garantiscano la tenuta e allo stesso tempo l'elasticità dell'impermeabilizzazione nel tempo.
Per un'efficace impermeabilizzazione contro terra, occorre in primo luogo liberare la muratura dall'eventuale intonaco o da qualsiasi inquinamento o stato incoerente, in modo da creare una superficie perfettamente pulita e aderente. La seconda fase prevede il trattamento impermeabilizzante che consiste nell'applicazione di più strati di uno speciale cemento osmotico con elevato potere chimico cristallizzante attivo e stagnante a base di una miscela equilibrata di cemento ad alta resistenza, aggregati pozzolanici e bentonitici, in grado di resistere alla pressione dell'acqua in controspinta fino a 10 Bar. Su superfici caratterizzati da fenomeni di tipo fessurativi causati da ritiro o leggero assestamento, verranno applicati particolari componenti flessibilizzanti a base di elastomerici acrilici che migliorano l'adesione e la resistenza alla flessione.
Nelle impermeabilizzazioni in spinta positiva, bisogna tener conto del supporto ove verrà applicato lo strato impermeabilizzante, stuccare le eventuali reggette, riempire i "nidi di ghiaia" con malte specifiche, in caso di un cls non omogeneo. Si prevede la realizzazione di uno strato di materiale impermeabile direttamente applicato sulla superficie che si intende impermeabilizzare, sia essa piana, inclinata o verticale. Nel caso di intervento su superfici particolarmente ampie, e quindi soggette ad inevitabili movimenti strutturali e dilatatorie, è buona usanza prevedere dei giunti dilatatori in base all'ampiezza del manufatto una caratteristica chiave è senza dubbio l'elasticità dello strato impermeabilizzante che si intende realizzare, ma non possiamo chiedere all'impermeabilizzazione di compensare certi movimenti Un'altro aspetto molto importante da tenere in considerazione è la continuità dello strato impermeabilizzante che si intendere realizzare.
Nelle impermeabilizzazioni dei vani ascensori, invece, pur trattandosi di interventi simili ad una impermeabilizzazione con spinta negativa, si è costretti ad utilizzare materiali "forti" ma allo stesso tempo molto elastici. Ciò è motivato dall'esercizio stesso dell'ascensore che, essendo in continuo movimento, è soggetto a continue sollecitazione meccaniche. Inoltre, problema non di poco conto, sono le sigillatture dei ferri di ancoraggio con varie tipologie.
In caso di "vedute d'acqua" anche importanti in locali interrati quali: taverne, cantine, vani tecnici, ecc, che abbiano subito un movimento naturale del cemento armato evidenziando una lesione con movimento verticale (di solito) con successiva infiltrazione d'acqua, esiste una nuova metodologia di intervento meno invasiva e traumatica per la struttura. Mentre l'intervento tradizionale prevedeva la demolizione e l'allargamento a "coda di rondine" della lesione, sigillare con dei mastici idroespandenti e richiudere con delle malte fibrorinforzate con evidenti vibrazioni e scosse. Il sistema innovativo prevede solo dei fori da eseguirsi con un trapano di dm12/14,da eseguirsi lungo l'andamento della lesione e tramite degli iniettori a tenuta si procede ad iniettare della resina poliuretanica o acrilica idroespandente elastica a pressione aumentando di volume di circa 800% del volume iniettato, il quale andrà a riempire la cavita formatosi con il movimento e sigillare definitivamente la lesione. Le resine poliuretaniche idroespansive, sono particolari formulati che reagiscono a contatto dell'acqua bloccando qualsiasi infiltrazione della stessa. Il loro utilizzo nelle grandi opere di ingegneria è conosciuto da molto tempo e, grazie alla semplificazione dei macchinari per utilizzarle, sta rendendo il loro utilizzo anche per interventi di dimensioni più modesti.
Spesso si tende a risolvere il problema in modo superficiale ed incompleto non tenendo conto dei fenomeni collegati, ad esempio la cristallizzazione dei sali. Essa è praticamente incontenibile quando può ripetersi nel tempo in seguito ad alternanze di umido ed asciutto, soprattutto nella fascia di equilibrio fra risalita ed evaporazione, creando i fenomeni ampliamente conosciuti e facilmente individuabili quali: macchie con caratteristico andamento ad onde alla base della muratura; comparsa di muffe ed efflorescenze saline; fenomeni di condensa superficiale dovute alle basse temperature delle murature; dispersione termica di calore nell'edificio; nei casi più gravi per un prolungarsi nel tempo di tali fenomeni, si creano ambienti malsani e non igienici. Una fase molto importante prevede il trattamento e l'inibizione dei sali igroscopici contenuti nella muratura. Occorre infatti ricordare che, mentre il tenore di umidità è solo un dato indicativo delle condizioni reali, un errata valutazione dello stato effettivo della salinità presente è una delle cause di insuccesso dei trattamenti su vecchie murature. L'accumulo di tali sali, in concentrazione sempre maggiore sulla superficie, da luogo ai danni già valutati in precedenza. Il rimedio studiato contro la presenza salina nella muratura, si basa principalmente sulla conversione dei sali igroscopici solubili in acqua, in cristalli igroscopici insolubili e con una perfetta stabilità dimensionabile e irreversibile. Si ottiene così un arretramento all'interno del muro del punto di evaporazione, in modo da depositare i sali non più sulla superfici esterne, ma all'interno della struttura dove l'aumento di volume non può più provocare danni.
L'esperienza acquisita nel settore ci ha portato ad affrontare il problema con tecniche diverse, in relazione al tipo di materiale da trattare ed alle caratteristiche dell'edificio. Si utilizzeranno quindi tecniche a lenta perfusione, a bassa pressione, per semplice contatto, per caduta gravitazionale o sottovuoto, adottando appositi presidi in caso di muratura a "sacco". Il prodotto chimico iniettato nella muratura è un organo alcossi silossanico oligomerico a basso peso molecolare, e utilizza come veicolo una miscela di diluenti aromatici eteropolari a rapida evaporazione, ed è insolubile in acqua. Il composto indurisce in presenza di umidità, dando luogo alla formazione di alcoli e costituisce un film di resina siliconica che, una volta indurito, abbassa notevolmente la tensione superficiale sulle pareti dei capillari. L'abbassamento della tensione superficiale consente una forte riduzione della bagnabilità del muro con l'acqua ed impedisce completamente l'aspirazione per capillarità nella muratura, non si provoca l'otturazione dei pori capillari e la muratura stessa continua a "respirare " attivamente.
Barriera Gel è un ultimo ritrovato prodotto specificatamente formulato per la realizzazione di barriere chimiche contro l’umidità di risalita nelle murature. È un gel idrofobizzante facile da utilizzare, riempiendo piccoli fori precedentemente realizzati alla base della muratura; grazie alle sue caratteristiche tixotropiche, è possibile l’utilizzo in fori orizzontali senza che si verifichi colatura. Il prodotto si distribuisce bene nei supporti porosi garantendo un’omogenea migrazione per parecchi centimetri attraverso i pori e i capillari della muratura. Dall’aspetto cremoso e colore bianco latte, questa crema impermeabilizzante è pronta all’uso.Il trattamento con Barriera Gel conferisce alla muratura un’altissima idrofobizzazione bloccando quindi la risalita capillare ma mantenendone inalterata la traspirabilità al vapore acqueo.
Nel caso che, dopo un'accurata ispezione e misurazione del grado di percentuale presente nella muratura, si può applicare un speciale intonaco "deumidificante" macroporoso ad alta traspirabilità con porosità intorno al 40%. L'intonaco presenta un alta concentrabilità di microvuoti nella sua massa, realizzando così una grandissima superficie specifica grazie alla quale riesce a smaltire l'umidità diffondendola. Questo provoca una notevole e costante sedimentazione delle parti solide contenute nell'acqua all'interno del muro, fino alla completa otturazione dei capillari.
Intonaco minerale premiscelato per isolamenti termici esterni ed interni, composto da calce idraulica naturale, silici espanse a granulometria chiusa, aditivi aeranti e nobilitanti. Ha, come campo di applicazione, l'isolamento termico -acustico a guscio, specifico per strutture da coibentare, soggette a ponti termici, composte da mattoni, tufo, calcestruzzo, ecc... . Realizza un isolamento continuo, traspirante e regolatore dei tassi di umidità interni ed esterni, anche su strutture articolate e di difficile esecuzione.
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